Questa categoria raccoglie circa 300 tavolette ed incarti, in maggioranza dei tempi passati, di diversi paesi, tra cui tavolette dei primi ‘900 che vantavano fabbriche elettriche o a vapore, oppure tavolette dell’inventore del cioccolato al latte (lo svizzero Peter), tavolette per i militari e così via. Inoltre, vi saranno vecchi incarti di tavolette con le loro curiosità ed a volte il loro strano lessico: una volta non erano indicati neanche gli ingredienti!
Materiali, grafica, linguaggio e stile ci raccontano usi e costumi dei corrispondenti periodi. Il modo di rendere accattivante un prodotto tramite la sua confezione cambia nel tempo parallelamente ai cambiamenti sociali e culturali.
Ecco alcuni degli oggetti in questa categoria:
Vecchio incarto di una tavoletta di cioccolato alla vaniglia Pasquale Avallone da circa 100 g. L’etichetta mette in risalto che si tratta di una fabbrica elettrica (all’epoca era una rarità). E’ antecedente alla normativa che impone di indicare gli ingredienti sulla confezione. Da notare anche che è una delle pochissime tavolette che usa il termine “cioccolata” invece di “cioccolato“, e il vecchio termine “vainiglia”. Primi del ‘900.
Vecchia confezione del cioccolato al latte Peter’s. Lo svizzero Daniel Peter fu l’inventore del cioccolato al latte, come indicato anche sull’incarto; sposato con la figlia di Cailler, dopo lunghi esperimenti, nel 1875 riesce ad aggiungere al cioccolato il latte condensato fatto dal suocero Henry Nestlé. Primi del ‘900.
Vecchia barretta di cioccolato Desert Bar della statunitense Hershey. Si tratta di un cioccolato appositamente realizzato per i soldati americani che andavano in Kuwait a combattere la “Guerra del golfo” del 1991. Date le alte temperature del deserto, questo cioccolato fu realizzato con alcuni accorgimenti particolari (temperaggio diverso, uso di uova, ecc.) per alzare il suo punto di fusione, in modo da non sciogliersi alle temperature previste per la guerra. USA, 1990.
Moderna tavoletta di cioccolato francese con sfoglie d’oro a 18k, ovviamente commestibile. Una vera curiosità!
Bottiglietta di «Licor de Mel de Cacau», liquore brasiliano ottenuto dalla polpa zuccherina ed acidula che avvolge i semi del cacao quando sono freschi. Proviene dalla cittadina di Ilheus, cuore delle grandi piantagioni brasiliane dello stato di Bahia.
Confezioni diverse di cioccolato al latte con vermi arrostiti, tipo lombrichi, prodotte dalla tedesca Folke Dammann.
Moderna confezione di Baci di Alassio Balzola, a forma di valigetta. Pochi conoscono questi baci, creati e brevettati da Rinaldo Balzola nel 1919 ed ancora oggi prodotti dall’omonima pasticceria. La Perugina (che creò il suo Bacio nel 1922) negli anni ’40 fece causa al Caffè Pasticceria Balzola in quanto la dicitura Baci di Alassio poteva offuscare il nome dei Baci Perugina. Citati in giudizio, il tribunale di Perugia dovette prosciogliere Rinaldo Balzola, in quanto il brevetto dei Baci di Alassio era antecedente a quello dei Baci Perugina.
Tavoletta olandese realizzata con la farina di carrube invece che col cacao. Tavolette di carrube venivano consumate spesso durante la seconda guerra mondiale, quando i rifornimenti di cacao per le aziende erano molto difficoltosi ed il cioccolato era quindi poco diffuso ed anche caro. Il gusto, però, non è altrettanto soddisfacente…
Vecchio incarto di tavoletta statunitense di cioccolato Mickey Mouse della Wilbur. Topolino è qui raffigurato ancora con la sua prima grafica. Filadelfia, USA, anni ’40 – ’50.